Quali sono i muscoli più
coinvolti in questo tipo di preparazione?
Il treno inferiore: i
quadricipiti femorali, gli estensori e i flessori della gamba, le cosce, i
glutei. Per avere una buona stabilizzazione dei muscoli devi avere un buon
bacino. C’è poi il lavoro sull’addome e sui lombari per prevenire i traumi alla
colonna vertebrale. A livello agonistico si indossa addirittura il corpetto per comprimere la colonna vertebrale. Bisogna considerare che c’è
molta differenza in pista quando cambia il tipo di neve. A volte la pista è
durissima, e questo sottopone muscoli, ossa e articolazioni a sollecitazioni importanti.
Che tipo di sforzo atletico è quello dello sciatore?
In teoria è uno sforzo misto fra
aerobico e anaerobico (che coinvolge l’ossigeno, cioè, in maniera più o meno
diretta nel processo di produzione dell’energia). Va allenata, quindi, sia la
resistenza che la forza. Se sei in curva, quando la forza centrifuga ti spinge
via, c’è tutto un lavoro muscolare da fare per rimanere stabili. In poche
parole: se hai un fisico forte, la performance atletica è migliore. Fra l’altro,
se hai una forma fisica migliore sei meno soggetto a infortuni: non è che non
cadi, magari cadi anche, ma in modo diverso.
Quali sono gli infortuni più
comuni a cui si va incontro – e da evitare, quindi - nello sci?
Le parti più colpite sono le
ginocchia, le caviglie. Le distorsioni sono sempre dietro l’angolo. Anche contro
gli strappi bisogna cautelarsi. Durante una curva, a seconda se mordi di più o
di meno la neve, o durante la fase di apertura degli sci, una buona elasticità
degli adduttori, per esempio, ti aiuta a non subire strappi muscolari. Un buono
sciatore deve capire, ad esempio, che la prima discesa serve per scaldarsi, e
solo per quello. So che non fa tanto parte della cultura popolare, ma bisogna
farlo. Mentre tu scii, in fase di riscaldamento, le articolazioni si
lubrificano e si preparano a traumi che altrimenti, a freddo, possono provocare
danni. Un’altra parte del corpo da non trascurare è la spalla: se cadi sulla
neve fresca, hai buone probabilità di non farti nulla, ma se la neve è dura e
cadi male puoi andare incontro a lussazioni, sublussazioni, rotture della
clavicola. Va detto anche che, per quanto ci si possa preparare e riscaldare
bene, non sempre riusciamo a proteggerci dagli infortuni perché, in alcuni
casi, non dipendono neanche da noi. Se qualcuno ti viene addosso mentre sei in
pista, non puoi farci molto.
Qualche consiglio allo sciatore
in vista della stagione invernale.
Prima di tutto, una
considerazione: uno sportivo è sportivo dappertutto, non solo in pista. Questo
implica tutta una serie di comportamenti e di accorgimenti da adottare,
qualunque sia il nostro sport e in qualsiasi luogo ci troviamo. Bisogna
lavorare molto sull’attività aerobica, fare il possibile per avere un apparato
cardiovascolare efficiente, correre, potenziare sia il treno inferiore che
quello superiore (una buona spalla, un buon deltoide e trapezio aiutano la
performance atletica e riducono il rischio di infortuni) e curare molto la fase
preparatoria, come abbiamo detto. Si tratta di esercizi che – lo so, è brutto
dirlo, ma è così – o fai prima di allenarti, o ti ritrovi a doverli fare dal
fisioterapista dopo un infortunio.