L’installazione per Oasi Zegna, Kigumi Infinity Byobu (anche detta Mountain Byobu) nasce dalla mutua ammirazione tra Atsushi Kitagawara per tutto il mondo Zegna e dall’interesse di Anna Zegna verso questo autore e anche per la comune presenza con Arte Sella tra Grandi Giardini d’Italia. Di fatto quest’opera collega due realtà che fanno del paesaggio e dell’arte un’eccellenza oltre a Galloppini Legnami di Borgosesia, che ha regalato l’opera e al Politecnico di Milano.
L’opera di Oasi Zegna si distingue da tutte le altre perché consente al visitatore di interagire con essa. Verrà posizionata sabato 21 ottobre sull’altura del Massaro, a Bielmonte in presenza del professore di architettura Marco Imperadori del Politecnico di Milano.
Una sua facciata guarderà verso valle mentre su quella a monte, che ammirerà il Monterosa, è stata realizzata una seduta in rovere per accogliere i visitatori. Sullo schienale, come convenuto anche con Anna Zegna, è incisa questa frase di Lao Tse: “sii calmo come una montagna e scorri come uno splendido fiume”.
L’opera di Kitagawara si confronta con la bellezza del paesaggio della Val di Lana e dell’Oasi, ricorsiva e cinetica grazie al gioco di pieni e vuoti che crea un pattern ligneo, una tessitura tanto cara alla trama e ordito che Zegna ha portato in tutto il mondo.
Il legno nasce dalla terra, si nutre con l’acqua, fissa il carbonio e produce l’ossigeno dell’aria e può produrre il fuoco.
Kigumi Infinity Byobu è un setto fatto di legno e di vuoto, il quinto elemento delle filosofie orientali.
Questo vuoto si moltiplica nella trama di aste di larice giapponese (karamatsu), che ricorda i giochi ad incastro (mengoshi): il vuoto verso l’esterno, il vuoto verso l’interno e infine tutto il vuoto della porosità. Esso definisce la percezione cinematica continuamente variabile, una tettonica dell’assenza più che della materia e in definitiva l’estetica complessiva dell’opera.
Kigumi Infinity Byobu è un paravento che non chiude, libero, permeabile all’aria che dalla montagna scende a valle, in grado di ospitare e dare sollievo e riposo ai visitatori così come di alloggiare nidi di uccelli o tane di piccoli animali.
