Tutti possono dare il proprio contributo (scopri qui come) a questo lavoro imponente che funge da azione di contrasto all’emergenza climatica e di valorizzazione del nostro patrimonio naturale e biologico.
Il nostro Pianeta richiede cura e farlo è una nostra responsabilità. Ecco perché ci prendiamo cura con amore e dedizione del territorio e dei nuovi alberi che fino al prossimo autunno andranno seguiti con particolare attenzione. Per 12 mesi, da quando nel novembre 2020 hanno lasciato i vivai Cappellini di Como e di Pistoia, dovranno essere controllati perché non vengano attaccati da funghi parassiti o non patiscano la sete in estate.
I nuovi alberi sono per la maggior parte esemplari di Fagus Sylvatica; Cornus Kousa (celebri per la spettacolare fioritura estiva di colore bianco e per le bacche rosse di cui si vestono in autunno); Nyssa sylvatica (bellissima colorazione autunnale rosso fiamma); Parrotia persica (varie sfumature durante il foliage a seconda del Dna). E poi ancora Ginkgo biloba, Magnolia denudata “Yellow River” e Magnolia macrophylla. Oltre agli alberi sono arrivate anche nuove ortensie per rinfoltire la popolazione già esistente dell’Oasi Zegna. Sono di due due tipi: Hydrangea macrophylla “Generale de Vicomptesse” (fiore blu e carnoso) e Hydrangea quercifolia.
Con il 2021 si conclude la fase pilota del progetto Zegna Forest, nato nel 2020 a cura di Fondazione Zegna.
A partire dal 2022 Zegna Forest sarà curato e gestito da Oasi Zegna. Chiunque volesse contribuire potrà continuare a farlo con una donazione a Fondazione Zegna.