Una scultura ma anche uno strumento di uso comune, realizzata in collaborazione con Politecnico di Milano (Dipartimento ABC) e Galloppini Legnami.
Inaugurata mercoledì 5 giugno 2024
Monterosa Byobu, un’opera di Atsushi Kitagawara che si inserisce nel paesaggio dell’Oasi Zegna come una sorta di paravento giapponese (byobu), ligneo e poroso, rivolto verso la potente e selvaggia ValSessera e il maestoso Monterosa. La sua origine deriva dal Padiglione Giapponese di Kitagawara, pensato per Expo Milano 2015 e realizzato per un’altezza di 12 metri e una lunghezza di 60 metri senza alcun fissaggio metallico in aste incastrate di larice giapponese (karamatsu). L’autore, insieme al Politecnico di Milano, ha ideato un multiplo di circa 3 m x 3 come fosse una scultura paesaggistica, da inserire in contesti adeguati, sfruttando il design parametrico e il taglio a controllo numerico: in Arte Sella (Forest Byobu), a Favara in Sicilia presso Farm Cultural Park (Urban Byobu), a Casamicciola - Ischia (Island Byobu), a Milano e Lecco al Politecnico (University Byobu) e infine al Mori Art Museum (City Byobu) di Tokyo in occasione della più importante mostra recente sull’architettura giapponese storica e contemporanea (poi riposizionata a Yamato nel nord del Giappone).
L’installazione pensata per Oasi Zegna e realizzata da Galloppini Legnami (Francesco De Pace) e con la consulenza del Politecnico di Milano (prof. Marco Imperadori) è chiamata Monterosa Byobu per lo spettacolare panorama su questa imponente montagna e nasce dalla ammirazione di Atsushi Kitagawara per la storia della famiglia Zegna che ha immaginato e realizzato l’Oasi Zegna.
Monterosa Byobu si distingue da tutte le altre opere perché consente al visitatore di interagire con essa. Posizionata sull’altura del Monte Massaro, sulla parte esposta a nord di Bielmonte, una facciata guarda verso valle mentre su quella a monte, che ammira il Monterosa, è stata realizzata una seduta in rovere per accogliere i visitatori. Sullo schienale è incisa la frase di Lao Tse: “sii calmo come una montagna e scorri come uno splendido fiume”, che ci ricorda il valore immenso di queste risorse naturali.L’opera di Kitagawara si confronta con la bellezza del paesaggio della ValSessera e dell’Oasi Zegna in generale, ricorsiva e cinetica grazie al gioco di pieni e vuoti che crea un pattern ligneo, una “tessitura” tanto cara alla trama e all’ordito che Zegna ha portato in tutto il mondo.Il legno nasce dalla terra, si nutre con l’acqua, fissa il carbonio e produce l’ossigeno dell’aria e può produrre il fuoco. Kigumi Infinity Byobu è un setto fatto di legno e di vuoto, il quinto elemento delle filosofie orientali.Questo vuoto si moltiplica nella trama di aste di larice giapponese (karamatsu), che ricorda i giochi ad incastro (mengoshi): il vuoto verso l’esterno, il vuoto verso l’interno e infine tutto il vuoto della porosità. Esso definisce una percezione cinematica continuamente variabile, una tettonica dell’assenza più che della materia, che, in definitiva, rappresenta l’estetica complessiva dell’opera.Monterosa Byobu è un “paravento” che non chiude, libero, permeabile all’aria che dalla montagna scende a valle, in grado di ospitare e dare sollievo e riposo ai visitatori così come di alloggiare nidi di uccelli o tane di piccoli animali: un oggetto libero, empatico e interattivo nel cuore dell’Oasi Zegna.