Lunghezza totale: 4,7 km
Durata totale: 1.30 ore (al netto delle soste)
Partenza: Bocchetta di Margosio (1330 m)
Punto più elevato: Santuario di San Bernardo e Monte Rubello (1410 m)
Dislivello complessivo: +250 m (non continuativi)
Dove mangiare: chiosco Alpe Margosio, Elena 345.6086473 - Erik 349.1290047
IL BELLO
- Prati verdi con alberi scenografici fanno da cornice al Santuario, invitanti siti dove fermarsi a riposare, leggere, giocare o anche non far nulla.
- Panorama declinato in varie forme appaga gli occhi: lungo il sentiero balcone che parte dalla Bocchetta di Margosio, in direzione del Monte Rosa, ma soprattutto dalla terrazza del Santuario dove sembra di essere in cima al mondo.
- Il chiosco dell’Alpe Margosio è un ottimo punto di sosta dove gustare salumi e formaggi veramente a kmØ, oltre alle gustose miacce (una sorta di piadina a base di farina di mais) e caldo succo di mela aromatizzato...
DA SAPERE
Lungo il percorso non ci sono fonti d’acqua, è necessario fare rifornimento alla partenza presso il chiosco alle cui spalle si trovano i servizi igienici e una fonte. Passeggiata adatta a bambini così piccoli da esser portati a spalla, e di età superiore ai 6 anni abituati a camminare per via dell’andamento altalenante della cresta del Monte Rubello. Per i passeggini e bambini piccoli è meglio salire lungo la strada sterrata che parte dai pressi della Cappella Alpina seguendo i cartelli marrone “Sentiero di San Bernardo 7” (solo andata +120 metri, 1,5 km, 30 minuti).
ATTENZIONE: dal parcheggio presso la Cappella Alpina vi sono circa 200 metri di strada asfaltata priva di marciapiede.
IL SANTUARIO E FRA DOLCINO
Il Santuario di San Bernardo in origine era un semplice oratorio edificato, si narra, nel 1307 in sole 50 ore per celebrare la vittoria contro Fra Dolcino e i suoi seguaci, utilizzando i resti delle fortificazioni dolciniane. Il santuario vero e proprio risale al 1839 mentre la forma definitiva è del 1948, per volontà di Ermenegildo Zegna.Dolcino, citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia, fu un eretico o grande rivoluzionario e riformatore, a seconda dei punti di vista. Dopo lunghe predicazioni si rifugiò fra i monti di Trivero dove combatté, e perse, la sua ultima battaglia. Narra una leggenda che presso il Santuario esista una grotta della “tana del diavolo” dove si cela il tesoro dei dolciniani.