Percorso ad anello: Brughiera – Piane di Barbato – Cascine Prapiano – Capomosso – Santuario della Brughiera (cartelli marrone “Sentiero della Brughiera 6”)
PERCORSO
Facile escursione per famiglie percorribile tutto l’anno, in assenza di neve, ma stupenda soprattutto con i colori dell’autunno. Tra ricci di castagne e foglie gialle si può effettuare un viaggio lungo il mondo rurale per poi passare in un’immersione nel bosco di media quota.
Dal parcheggio si punta in direzione del ristorante Il Castagneto e si prende la strada asfaltata in leggera salita che si trova proprio all’angolo (cartelli). Tra imponenti faggi solitari e magnifici castagni la strada, sempre asfaltata, procede in salita graduale puntando a est e costeggiando belle zone prative e alcuni edifici agricoli.Si arriva in tal modo ai Piani di Barbato e la strada, compiendo un’ampia curva, prende quota e punta ora verso ovest.
Proprio sulla curva si trova un pannello che indica una possibile, piccola, variante: un anello didattico-ricreativo nel bosco lungo circa 1 km.Il nostro percorso prosegue invece su asfalto e in salita dolce e costante, se si fa caso è possibile vedere in basso a sinistra un allevamento di alpaca. Quando si giunge in vista di un interessante rudere con torretta, si è arrivati all’altopiano di Prapiano, località bucolica e panoramica.
Passati accanto all’agriturismo, dopo un po’ l’asfalto lascia il posto allo sterrato e raggiunge, ancora in salita graduale, uno spiazzo nei pressi del rio Caramezzana, arrivando alla quota più elevata dell’intero percorso. Qui si devia decisamente a sinistra, in forte discesa su un vecchio sterrato un po’ degradato.Al temine della discesa si va a sinistra (attenzione: il cartello da seguire per ora è il numero 8) arrivando ad un rudere nel bosco. Si trova un bivio non segnalato: non si deve prendere l’invitante sterrata a sinistra, in salita, ma il sentiero a destra in discesa.
Il sentiero, un po’ sporco e non segnalato per un po’, porta a scendere su una vecchia mulattiera (e qui il cartello c’è, a rovescio: L21). La mulattiera scende a gradoni, molto bella e piacevole nel fitto del bosco, e al suo termine si deve solo prestare attenzione al bivio seguente dove si deve andare a sinistra in leggera salita per arrivare alla borgata di Capomosso. Scesi su asfalto all’inizio della borgata si prosegue a sinistra in modo graduale, superando il ponte e superando le abitazioni.
Quando la strada compie una netta curva a destra, la si abbandona per imboccare un sentiero in discesa a sinistra (cartello).
Dopo forti piogge è necessario superare un primo guado, quindi il sentiero, ben evidente, prosegue arrivando ad un edificio isolato anticipato da alcune sculture di legno. Si passa proprio davanti all’abitazione superando un paio di panchine invitanti per affrontare un secondo guado. Una breve scalinata in salita porta ad un’ampia pista battuta: un percorso attrezzato con pannelli didattici e accessibile anche ai disabili; con andamento liscio e graduale porta piacevolmente a passare accanto una tipica cascina biellese. Dopo di questa si deve prendere a sinistra e con leggera salita si arriva alla Locanda di Brughiera, superata la quale si arriva all’ingresso al Santuario della Brughiera, due edifici divisi da un prato verdeggiante e con alle spalle una piacevole area ombreggiata con panchine e una fontana (acqua non controllata).
Lunghezza totale: 7,3 km
Durata totale: 2.30 ore (al netto delle soste)
Partenza: Brughiera (800 m)
Punto più elevato: rio Caramezzana (1050 m)
Dislivello complessivo: +250 m
Dove mangiare: B&B ristorante e pizzeria Il Castagneto, tel. 015.7158175. Agriturismo del Prapien, tel. 015.756693/339.7766963; Locanda di Brughiera, tel. 015.757055
IL BELLO
- Rilassante e bucolico il tratto che da Brughiera va fino a Prapiano, con ampi panorami e verdeggianti zone agricole alternate a zone boscose.
- Interessante la discesa che porta a Capomosso, tra fitti boschi e mulattiere selciate.
- Imperdibile il percorso attrezzato, un tragitto rilassante adatto proprio a tutti che porta a immergersi in un magnifico bosco. Fresco e rilassante l’angolo alle spalle del Santuario, con il suono della fontana che invita a meditare sulle ombrose panchine.
DA SAPERE
Lungo il percorso non ci sono fonti d’acqua, è necessario fare rifornimento prima della partenza.Adatta a bambini portati a spalla e a bambini al di sopra dei 6 anni di età. Con passeggini, anche normali, accessibile solo fino all’agriturismo di Prapein e lungo il percorso attrezzato.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA BRUGHIERA
Vuole la tradizione che in questo luogo una pastorella muta abbia miracolosamente ritrovata la voce.
Due gli edifici: quello più piccolo, porticato, risale al XVI secolo e probabilmente vi venivano ospitati gli appestati. La chiesa più grande è invece del XVII secolo e probabilmente venne edificata in seguito alla vicenda delle “sparate”: 25 marzo 1643, due processioni si ritrovano al Santuario, una proviene dal Trivero, l’altra da Mosso. Poiché i due comuni erano in lite per la proprietà del santuario, i fedeli vengono ben presto alle mani passando poi a sassate e fuoco di archibugi. Narra la leggenda che durante la battaglia apparve la stessa Vergine che si mise a bloccare le palle dei fucili, così che nessuno rimanesse ferito.